Le informazioni contenute in questo articolo sono da considerarsi a scopo puramente informativo. Nota bene: la classificazione delle attività economiche tramite codice ATECO può cambiare nel tempo. Per questa ragione, se stai aprendo una partita IVA o hai intenzione di costituire una nuova impresa, ti consigliamo di verificare con attenzione la correttezza del codice scelto oppure di affidarti a un consulente abilitato (ad esempio, un commercialista) che possa guidarti nella scelta più adatta alla tua situazione. Inoltre, è bene tenere presente che le informazioni che seguono fanno riferimento al sistema normativo italiano. Se intendi aprire un’attività fuori dall’Italia, consulta le classificazioni e le regole del Paese in cui la tua azienda ha sede legale.
Quando si avvia una nuova azienda in Italia, la scelta del codice ATECO è un passaggio necessario. Questo codice identifica ufficialmente il tipo di attività economica svolta e influenza direttamente alcuni aspetti fiscali, contributivi e amministrativi. Ad esempio, determina l'accesso a specifici regimi fiscali (come il regime forfettario), incidendo sul calcolo dei contributi INPS, la copertura INAIL e la partecipazione a bandi o incentivi. Scegliere il codice ATECO corretto permette dunque di impostare nel modo giusto la propria attività fin dall’inizio, evitando errori che potrebbero avere conseguenze legali o economiche sul lungo periodo.
In questo articolo scopriremo insieme cos’è un codice ATECO, a cosa serve e come ottenerne uno per la tua azienda.
Cos’è un codice ATECO?
Il codice ATECO è un numero, a volte accompagnato da lettere, che serve per identificare in modo preciso il tipo di attività che svolgi con la tua impresa o come lavoratore autonomo. Ogni attività ha il suo codice specifico: ad esempio, se vendi abbigliamento online, avrai un codice ATECO diverso da chi gestisce un ristorante, uno studio di fotografia o un negozio di articoli sportivi.
Questo codice viene utilizzato dalle istituzioni italiane, in particolare dall’ISTAT e dall’Agenzia delle Entrate, per classificare e tenere traccia di tutte le attività economiche presenti sul territorio nazionale. Si tratta di uno strumento per organizzare meglio il sistema fiscale, raccogliere dati utili a fini statistici e applicare correttamente le regole contributive e fiscali.
Quando apri la tua partita IVA (ovvero quando decidi di iniziare a lavorare in modo autonomo oppure avviare un’attività) ti viene richiesto di scegliere un codice ATECO che descriva al meglio ciò di cui ti occuperai.
In breve, il codice ATECO è una sorta di "etichetta ufficiale" della tua attività. Sceglierlo con attenzione è perciò fondamentale, perché può influire su quali tasse devi pagare, sugli eventuali obblighi normativi e anche sulle agevolazioni o gli incentivi a cui potresti avere accesso.
A cosa serve un codice ATECO?
Il codice ATECO serve a indicare in modo chiaro, preciso e ufficiale l’attività principale che svolgi con la tua azienda o in qualità di lavoratore autonomo. Non si tratta di un'informazione utile solo allo Stato, ma ha un impatto diretto anche sulla tua attività. In base al codice ATECO che scegli, vengono stabiliti aspetti fondamentali quali il regime fiscale che viene applicato alla tua impresa, i contributi che dovrai versare all’INPS, le eventuali assicurazioni obbligatorie e le normative specifiche da rispettare.
Inoltre, il codice ATECO viene spesso utilizzato per determinare se la tua azienda ha diritto a partecipare a bandi pubblici, a richiedere finanziamenti agevolati o beneficiare di incentivi statali. Ad esempio, se gestisci un negozio ecommerce e la tua attività è classificata con un codice ATECO legato al commercio elettronico, potresti rientrare in misure di sostegno dedicate al digitale (ovviamente rispettando tutti gli altri requisiti richiesti).
Per questo motivo, è fondamentale scegliere un codice ATECO che rappresenti fedelmente ciò che fai quotidianamente con la tua attività.
Differenze tra codice ATECO e partita IVA
La partita IVA e il codice ATECO sono due elementi fondamentali per chi intende avviare un’attività, ma è importante tenere presente che non sono la stessa cosa. Anche se sono sempre legati tra loro, svolgono funzioni molto diverse.
La partita IVA è un numero univoco che ti viene assegnato dall’Agenzia delle Entrate: ti identifica come soggetto fiscale e ti consente di emettere fatture, pagare le tasse e lavorare in modo autonomo. Può essere definita come una sorta di “carta d’identità” della tua attività, necessaria per essere pienamente in regola.
Il codice ATECO serve invece a indicare il tipo di attività economica che svolgi. È una classificazione usata dallo Stato per organizzare le imprese in base al loro settore e capire cosa fai effettivamente (ad esempio, vendita online, consulenze, artigianato ecc.).
In sintesi, si potrebbe dire che le principali differenze tra codice ATECO e partita IVA sono le seguenti:
- La partita IVA identifica chi sei fiscalmente.
- Il codice ATECO descrive cosa fai, e cioè il tipo di attività.
Se svolgi più attività, puoi avere più codici ATECO associati alla stessa partita IVA. Tuttavia, è fondamentale che si tratti di attività realmente esercitate, altrimenti potresti incorrere in problemi fiscali o amministrativi.
Scegliere codici coerenti con ciò che fai realmente è essenziale per lavorare in modo corretto, essere in regola con le normative e accedere senza intoppi a eventuali agevolazioni o bandi dedicati al tuo settore.

Perché la tua azienda ha bisogno di un codice ATECO?
Ogni azienda (dal ristorante al negozio online) ha bisogno di un codice ATECO per essere in regola. Se non disponi di questo codice, non puoi aprire una partita IVA, registrarti alla Camera di Commercio o accedere ai regimi fiscali previsti per la tua attività.
Inoltre, il codice ATECO incide sulla tipologia di contabilità da tenere, sui contributi previdenziali e sulla possibilità di usufruire di regimi agevolati, ad esempio il regime forfettario. Può essere indispensabile per l’accesso ad alcuni bandi pubblici, bonus statali e agevolazioni fiscali, nonché per partecipare a gare, ottenere licenze, certificazioni, e talvolta per stipulare contratti con clienti e fornitori.
In sintesi, il codice ATECO non è soltanto un semplice numero burocratico, ma uno strumento che ti consente di lavorare in regola, far crescere la tua attività in maniera strutturata e sfruttare tutte le opportunità offerte dal settore in cui operi. E se la tua attività si sviluppa oppure cambia, puoi aggiornare il codice ATECO per mantenerlo in linea con la tua nuova realtà aziendale.
Come ottenere un codice ATECO
- Definisci l’attività economica
- Trova il codice ATECO adatto
- Apri la partita IVA o registra l’impresa
- Invia la domanda
- Ricevi la conferma ufficiale
Per ottenere un codice ATECO è necessario seguire alcuni semplici passaggi. Ecco i principali:
1. Definisci l’attività economica
Il primo passo per ottenere un codice ATECO è definire con precisione il tipo di attività economica che intendi aprire. Specificare con chiarezza e nel dettaglio l’attività ti aiuta non solo a scegliere il codice ATECO corretto, ma anche a comprendere al meglio gli obblighi fiscali, contributivi e burocratici relativi al settore in cui operi.
È perciò fondamentale indicare quali prodotti o servizi venderai, a chi sono destinati (privati, aziende o enti pubblici) e il modo in cui la tua azienda opererà (online, in sede, a domicilio). Ad esempio, scegliere il codice ATECO “vendita online di articoli per la casa tramite piattaforma ecommerce con spedizione in Italia” è molto più preciso di un generico “commercio elettronico”. Più sarà dettagliata la descrizione dell’attività, meno probabilità ci saranno di incappare in errori nella fase di apertura che potrebbero costarti caro.
È importante ricordare che una definizione accurata è necessaria per una corretta identificazione dell’attività all’interno del quadro normativo fiscale e amministrativo italiano.
2. Trova il codice ATECO adatto
Dopo aver definito l’attività economica che intendi svolgere, il passo successivo è quello di identificare il codice ATECO a essa corrispondente. Come abbiamo visto, il codice ATECO è una classificazione numerica che descrive in modo standard le attività economiche. Puoi consultare l’elenco dei codici gratuitamente sui siti ufficiali dell’ISTAT e dell’Agenzia delle Entrate, filtrando la tua ricerca per settore o per parola chiave. È importante selezionare il codice più preciso e coerente con la descrizione della tua attività.
Qualora avessi dubbi tra più opzioni, ti consigliamo di chiedere aiuto a un commercialista oppure direttamente alla Camera di Commercio. Scegliere un codice sbagliato o troppo generico può causare problemi amministrativi e difficoltà nell’accesso a determinati regimi fiscali. Tieni presente che, se la tua azienda svolge più di una tipologia di attività economica, potrebbe essere necessario richiedere uno o più codici ATECO secondari.
3. Apri la partita IVA o registra l’impresa
Una volta individuato il codice ATECO più adatto alla tua attività, dovrai compilare la domanda di apertura della partita IVA oppure registrare la tua impresa. Se sei un lavoratore autonomo o un libero professionista, ti sarà richiesto di compilare il modello AA9/12, che puoi trovare nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate. Se invece stai avviando una società o un’attività commerciale/artigianale, dovrai registrarla tramite il portale online della Camera di Commercio.
In entrambe le situazioni, è fondamentale indicare con precisione il tuo codice ATECO principale ed eventuali codici secondari. Anche in questo caso una compilazione corretta della domanda, possibilmente con l’assistenza di una commercialista o un professionista del settore, eviterà di commettere errori amministrativi.
4. Invia la domanda
Dopo aver compilato in modo corretto la domanda di apertura della partita IVA o la registrazione dell’impresa, è necessario trasmettere il modulo all’ente di competenza in base alla forma giuridica dell’attività. Se sei un libero professionista o una ditta individuale che non opera nel settore commerciale, devi inviare la domanda all’Agenzia delle Entrate. Puoi farlo comodamente tramite PEC oppure chiedere al tuo commercialista di provvedere all’invio. Se la tua attività si occuperà invece di commercio o artigianato, oppure è una società, sarà necessario inviare la domanda tramite il portale Registroimprese. In questo modo la inoltrerai automaticamente a tutti gli enti che ne hanno bisogno: Registro Imprese, INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate. Nella domanda ti sarà richiesto di inserire il tuo codice ATECO. Una volta completato il processo, riceverai una conferma di avvenuta protocollazione, nonché i dati relativi alla tua impresa.
5. Ricevi la conferma ufficiale
Infine, dopo aver inviato la domanda di apertura della partita IVA o la registrazione dell’impresa, riceverai una conferma ufficiale. Per quanto riguarda i liberi professionisti, è l’Agenzia delle Entrate a inviare un certificato di attribuzione della partita IVA, il quale contiene i dati fiscali e il codice ATECO. Se la tua azienda è iscritta al Registro delle Imprese tramite ComUnica, otterrai invece la conferma con la visura camerale, dove è riportato il codice ATECO principale (e quelli secondari, se li hai richiesti). È necessario verificare attentamente che il codice indicato corrisponda con esattezza all’attività che hai specificato nella domanda.
Se ti accorgi che c’è un errore, puoi sempre richiedere una modifica tramite appositi moduli. In questo modo non rischierai di incorrere in sanzioni e potrai gestire la tua attività nel modo migliore sin dalle fasi iniziali.
Chi può aiutarti a ottenere un codice ATECO?
Scegliere il codice ATECO giusto può non essere semplice, soprattutto se la tua attività è complessa oppure opera in un settore poco comune. Per questa ragione, specialmente nel caso di dubbi, è bene rivolgersi a un commercialista o a un esperto del settore. Un professionista potrà indicarti il codice ATECO più adatto alla tua attività, guidandoti sia nella compilazione dei moduli necessari sia nell’invio dei documenti richiesti per aprire la partita IVA o registrare la tua impresa.
Ma non sono soltanto i commercialisti a poterti supportare nel processo: le associazioni di categoria, ad esempio Confcommercio e Confartigianato, offrono spesso servizi di consulenza utili per orientarsi nella scelta del codice ATECO riducendo il rischio di errori. Anche la tua Camera di Commercio può fornirti assistenza attraverso informazioni utili sul sito web e sportelli dedicati.
Strumenti online per trovare il codice ATECO giusto
Oltre alla consulenza di un professionista, ci sono diversi strumenti online gratuiti che possono aiutarti a trovare il codice ATECO più adatto alle tue esigenze. Uno dei più utilizzati è il motore di ricerca ATECO dell’ISTAT, che ti consente di cercare i codici per parole chiave e settore economico e di visualizzare la descrizione dettagliata di ogni codice presente nella lista.
Un altro strumento particolarmente utile è il portale online Ateco di Infocamere, sul quale puoi cercare il tipo di attività e il relativo codice ATECO, nonché il Comune in cui intendi operare. Questi strumenti ti permettono di fare una prima ricerca in autonomia, mettendo a confronto le opzioni a disposizione e comprendendo più nel dettaglio le differenze, spesso sottili, tra attività simili.
In ogni caso, come abbiamo detto, è sempre preferibile verificare con un professionista se il codice scelto è quello corretto, soprattutto se stai aprendo una nuova azienda o una partita IVA in un settore innovativo o difficilmente incasellabile nelle categorie esistenti.

Si può modificare il codice ATECO?
Sì, è possibile modificare il codice ATECO una volta che ne hai associato uno alla tua attività, ma per farlo è importante seguire la corretta procedura. Non solo è possibile: la modifica del codice è necessaria nel caso in cui decidi di cambiare il settore in cui opera la tua attività oppure aggiungi nuove tipologie di servizi o prodotti.
Per quanto riguarda i liberi professionisti o le ditte individuali, la variazione si effettua in modo semplice: occorre presentare un modulo aggiornato all’Agenzia delle Entrate (modello AA9/12). Per le imprese iscritte al Registro delle Imprese tramite ComUnica, invece, è necessario comunicare la modifica del codice ATECO direttamente attraverso il portale online. Quest’ultimo aggiornerà automaticamente i dati anche nei database di INPS e INAIL.
È bene tenere presente che effettuare questa modifica tempestivamente consente di evitare incongruenze dal punto di vista fiscale e amministrativo. Se hai dubbi, ti consigliamo di consultare un commercialista o un esperto che ti guiderà lungo tutto il processo.
Codice ATECO secondario: quando serve?
Oltre al tuo codice ATECO principale, puoi indicare uno o più codici ATECO secondari. Questo è necessario se come libero professionista o azienda svolgi più di un’attività economica. Ad esempio, se gestisci un ecommerce, puoi indicare come codice ATECO principale quello per il commercio online. Se però produci gli articoli che vendi e ti occupi della spedizione o della promozione, puoi aggiungere altri codici secondari che descrivono queste attività extra. È essenziale inserire in modo corretto i codici ATECO secondari, poiché essi ti consentono di lavorare in regola. Inoltre è importante che le attività da te indicate siano effettivamente quelle che eserciti, in modo da evitare complicazioni con l’Agenzia delle Entrate o altri enti pubblici.
Come evitare errori nella scelta del codice ATECO
La scelta del codice ATECO è un passaggio fondamentale per l’avvio della tua attività, ma non sempre è semplice trovare quello più adatto. Tra gli errori più comuni c’è quello di selezionare un codice troppo generico o magari non corrispondente pienamente all’attività svolta. Come abbiamo visto, questo tipo di errori può causare problemi di diversa natura (fiscale, amministrativa etc.). Per evitare che questo accada, è importante leggere attentamente le descrizioni ufficiali dei codici sul sito dell’ISTAT e dell’Agenzia delle Entrate e, se necessario, affidarsi a un commercialista o a un consulente specializzato. Se invece decidi di procedere autonomamente, è fondamentale utilizzare gli strumenti di ricerca online sui portali ufficiali, confrontando le diverse opzioni. Questo aiuta a identificare il codice ATECO più adatto alla tua attività, consentendoti di classificarla in modo corretto sin dall’inizio.
Come ottenere un codice ATECO: domande frequenti
Cos’è il codice ATECO?
Il codice ATECO è una sequenza numerica (talvolta accompagnata da lettere) che identifica ufficialmente l’attività economica svolta da un’azienda o lavoratore autonomo. È importante perché ha un’influenza su alcuni aspetti fiscali, contributivi e burocratici, ad esempio il regime fiscale, i contributi INPS e l’accesso a bandi o incentivi. Scegliere il codice ATECO sbagliato può causare problemi o persino sanzioni. È perciò fondamentale sceglierlo con attenzione, descrivendo in modo preciso la tua attività e, se necessario, affidandoti a un o una commercialista per evitare errori.
Come posso ottenere il codice ATECO?
Per ottenere un codice ATECO, segui i seguenti passaggi:
- Definisci la tua attività economica: descrivi in modo preciso cosa farai, a quale clientela ti rivolgi (privati, aziende, enti) e il modo in cui operi (online, in una sede fisica, a domicilio).
- Trova il codice ATECO adatto: consulta gli elenchi ufficiali sul sito dell’ISTAT o dell’Agenzia delle Entrate e individua il codice più coerente con l’attività economica che intendi svolgere.
- Apri la partita IVA o registra l’impresa: se sei un libero professionista, usa il modello AA9/12 per aprire la tua partita IVA; se apri un’attività commerciale o una società, utilizza il portale Registroimprese.
- Invia la domanda: inoltra i moduli all’ente competente, indicando in modo corretto il codice ATECO.
- Ricevi la conferma ufficiale: l’Agenzia delle Entrate o la Camera di Commercio ti invieranno un documento che attesta ufficialmente il codice ATECO associato alla tua attività.
Come posso trovare il codice ATECO più adatto alla mia attività?
Per trovare il codice ATECO corretto, devi descrivere con precisione l’attività economica che intendi svolgere. Può essere utile consultare l’elenco ufficiale disponibile sul sito ISTAT o dell’Agenzia delle Entrate, cercando per parola chiave. Scegli un codice il più possibile specifico e coerente (un codice generico può causare problemi). Se hai dubbi tra diversi codici, è opportuno chiedere supporto a un commercialista oppure alla Camera di Commercio. In questo modo eviterai errori e otterrai il codice più adatto alla tua attività.
È possibile modificare il codice ATECO?
Sì, puoi modificare il codice ATECO in qualsiasi momento, ad esempio se la tua attività cambia settore oppure decidi di offrire nuovi prodotti o servizi. I liberi professionisti devono comunicare la variazione all’Agenzia delle Entrate tramite il modello AA9/12. Le aziende iscritte al Registro delle Imprese devono invece farlo attraverso il portale online Registroimprese.it, che comunicherà automaticamente l’aggiornamento anche all’INPS e all’INAIL.