Disclaimer: questa guida è scritta a solo scopo informativo, non si tratta in alcun modo di consulenza a livello fiscale o legale. Consulta un professionista dedicato per assicurarti di essere a conoscenza di tutte le informazioni necessarie per operare legalmente nel tuo Paese.
Il dropshipping è un modello di business sempre più diffuso che consente di vendere prodotti senza doverli gestire in maniera diretta. Questa strategia ha molti vantaggi, tra cui quello dell’abbattimento dei costi, in particolare quelli per lo stoccaggio e quelli relativi al personale.
Se hai deciso di avviare un’attività di ecommerce in dropshipping, devi essere a conoscenza di tutti i costi che dovrai sostenere, i quali andranno a influenzare la tua strategia di prezzo. Tra questi, ci sono quelli relativi agli adempimenti fiscali.
In questa guida vediamo quali sono le tasse sul dropshipping da pagare se vendi in Italia e all’interno dell’Unione Europea.
Quali sono le tasse sul dropshipping da pagare?
Se hai deciso di aprire un’attività di dropshipping online diventerai a tutti gli effetti un lavoratore autonomo. I tuoi redditi derivanti da questa impresa verranno quindi tassati, indipendentemente dall’importo totale delle tue entrate. Trattandosi di un’attività commerciale, infatti, non vige la regola della prestazione occasionale entro il limite dei 5.000€, come accade in altri settori.
Per poter iniziare a operare in dropshipping devi aprire fin da subito la tua partita IVA con codice Ateco 47.91.10, dedicato al “Commercio al dettaglio di prodotti via internet”.
📦 Approfondisci: Come avviare un’attività di dropshipping in 9 passaggi
Tasse sul dropshipping in Italia
Le tasse sul dropshipping che dovrai pagare in Italia dipendono dal tipo di regime fiscale al quale aderisci, solitamente scelto al momento dell’apertura della partita IVA:
- Regime forfettario: adatto a piccoli commercianti, applicabile se il fatturato annuo non supera € 85.000 e i redditi da lavoro dipendente rimangono inferiori a € 30.000;
- Regime ordinario: per coloro che superano i limiti del regime forfettario o per chi ha molte spese da detrarre.
Regime forfettario
Nel caso del regime forfettario, per la tua attività di dropshipping online dovrai pagare l’imposta sostitutiva (che sostituisce l’IRPEF del regime ordinario) e i contributi INPS sul reddito imponibile dell’anno fiscale di riferimento. Il reddito imponibile è calcolato in percentuale sul fatturato incassato in base al coefficiente di redditività del codice Ateco della tua Partita IVA, che è fissato al 40% nel caso del codice Ateco 47.91.10. Ciò vuol dire che il 60% del tuo fatturato non verrà tassato poiché considerato come spese forfettarie (ricordiamo che con il regime forfettario non è possibile detrarre le spese sostenute per l’attività).
L’imposta sostitutiva è pari al 15% del reddito imponibile, riducibile al 5% per le imprese che hanno meno di 5 anni.
I contributi INPS hanno una parte fissa, indipendente dal fatturato, di circa € 4.500, e una parte variabile sul reddito eccedente l’importo di € 18.555. Per redditi inferiori a € 55.448, questa aliquota variabile è pari al 24,48%; per redditi superiori a tale soglia, invece, l’aliquota è pari al 25,48%.
Esempio:
Nel 2025 hai fatturato e incassato € 55.000, e la tua attività di ecommerce è avviata dal 2024.
Reddito imponibile = € 55.000 x 40% = € 22.000
Imposta sostitutiva = Reddito imponibile x 5% = € 22.000 x 5% = € 1.100
INPS = Aliquota fissa (€ 4.549,70 per il 2025) + Aliquota variabile per il reddito eccedente € 18.555 = € 4.549,70 + (€ 3.445 x 24,48%) = € 5.393,04
Tasse da pagare sul dropshipping = Imposta sostitutiva + INPS = € 1.100 + € 5.393,04 = € 6.493,04
🔖 Leggi anche: Contabilità per ecommerce: guida per principianti

Regime ordinario
Se la tua partita IVA per il dropshipping online rientra nel regime ordinario, i costi relativi alle tasse e ai contributi saranno diversi rispetto a quelli appena descritti.
Oltre ai contributi INPS, che seguono la stessa logica di quelli per il regime forfettario, si è soggetti ad una tassazione IRPEF su base progressiva e al pagamento dell’IVA sulle vendite.
In questo caso, il reddito imponibile è calcolato sottraendo i costi sostenuti per lo svolgimento dell’attività ai ricavi conseguiti. Per il calcolo dell’IRPEF, il reddito imponibile si calcola sottraendo anche i contributi INPS versati nel periodo di riferimento.
Le aliquote IRPEF variano in base al reddito imponibile:
- Fino a € 28.000: 23%
- Da € 28.000,01 a € 50.000: 35%
- Oltre € 50.000: 43%
Ci sono inoltre delle addizionali regionali e comunali che variano solitamente tra il 2 e il 3%.
Esempio:
Nel 2025 hai fatturato e incassato € 130.000. I costi sostenuti nel 2025 per lo svolgimento dell’attività sono pari a € 40.000. I contributi versati nel 2025 sono pari a € 20.000. Le addizionali regionali e comunali per la tua località ammontano al 2,25%.
Reddito imponibile per contributi = € 130.000 - € 40.000 = € 90.000
Reddito imponibile per IRPEF = € 130.000 - € 40.000 - € 20.000 = € 70.000
INPS = Aliquota fissa (€ 4.549,70 per il 2025) + Aliquota variabile per il reddito eccedente € 18.555 = € 4.549,70 + (€ 71.445 x 24,48%) = € 22.039,44
IRPEF = Reddito imponibile IRPEF x aliquote a scaglioni
IRPEF fino a € 28.000 = 28.000 € x 23% = € 6.440
IRPEF da € 28.000,01 a € 50.000 = € 21.999,99 x 35% = € 7.700
IRPEF oltre € 50.000 = € 20.000 x 43% = € 8.600
Addizionali = Reddito imponibile IRPEF x 2,25% = € 70.000 x 2,25% = € 1.575
IVA = Reddito imponibile IRPEF - Reddito senza IVA = € 70.000 - (€ 70.000/1,22) = € 12.622,95
Tasse da pagare sul dropshipping = INPS + IRPEF + addizionali regionali + IVA = € 22.039,44 + € 6.440 + € 7.700 + € 8.600 + € 1.575 + € 12.622,95 = € 58.977,39
Ti ricordiamo che questa guida è scritta a solo scopo informativo, non si tratta in alcun modo di consulenza a livello fiscale o legale. Consulta un professionista dedicato per assicurarti di compiere tutti i passaggi fiscali necessari per la tua attività di dropshipping.
Tasse sul dropshipping in Unione Europa
Se vendi articoli in dropshipping anche in altri Stati membri dell’UE, ci sono alcuni adempimenti fiscali da tenere a mente, sia se operi in B2C che B2B.
Per le vendite B2C, da qualche anno è in vigore il regime OSS (One Stop Shop), un sistema semplificato per dichiarare e versare l’IVA nel Paese dove è dovuta.
Se l’ammontare delle vendite estere B2C all’interno dell’Unione Europea è inferiore a € 10.000 annui, non serve fare nulla di diverso dal solito: applichi e paghi normalmente l’IVA italiana. Nel caso in cui superi tale soglia annuale, invece, dovrai applicare l’IVA del Paese del tuo cliente, anche se ti trovi nel regime forfettario. Puoi evitare di aprire una partita IVA dedicata in ogni Stato membro dell’UE in cui operi: aderendo al sistema OSS puoi versare l’IVA tramite il portale dedicato offerto dall’Agenzia delle Entrate.
Se vendi in B2B, invece, si applica il meccanismo del reverse charge. Ciò significa che non dovrai pagare l’IVA in quanto sarà il tuo cliente a pagarla direttamente nel suo Paese. Devi però ricordarti di iscriverti al registro VIES e di inoltrare apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Puoi chiedere al tuo commercialista di farlo per te.
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Altri adempimenti per le attività di dropshipping
Oltre all’apertura della partita IVA per il tuo negozio in dropshipping, ricordati di iscriverti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (CCIAA).
Da poco tempo, inoltre, è attivo l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i commercianti, anche quelli in regime forfettario.
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Semplifica la gestione delle tasse sul dropshipping con Shopify
Shopify automatizza il calcolo dell’IVA e ti aiuta a semplificare la gestione delle tasse sul dropshipping, direttamente dal tuo pannello di controllo.
Con Shopify Tax elimini ogni fatica e incertezza di conformità IVA, risparmiando tempo per aumentare le vendite. Shopify Tax applica automaticamente i calcoli per prodotti, acquirenti e attività. Le fatture sono personalizzabili, la soglia è facilmente monitorabile e la reportistica avanzata consente una preparazione della dichiarazione ottimale.
Tasse sul dropshipping: domande frequenti
Devo pagare le tasse per la mia attività di dropshipping?
Il dropshipping è considerato a tutti gli effetti un’attività di commercio. Devi quindi pagare le tasse e i contributi come per qualsiasi altro ecommerce. Gli importi variano in base al regime fiscale scelto per la tua attività.
Devo applicare l’IVA sul mio negozio Shopify?
Se vendi articoli in B2C in Italia, UE e Regno Unito, dovrai applicare l’IVA anche sui prodotti venduti tramite il tuo negozio Shopify. Con Shopify Tax puoi semplificare questo processo: in base alle tue registrazioni, il nostro tool calcola e riscuote automaticamente l’IVA al check-out.
Può essere complicato stare al passo con le diverse regole che si applicano a diverse aree geografiche: puoi utilizzare i dati proattivi sulla responsabilità di Shopify Tax per ricevere una notifica quando devi effettuare nuove registrazioni IVA man mano che la tua attività cresce.
Devo aprire una partita IVA per operare in dropshipping?
Sì, per il tuo ecommerce di vendita in dropshipping devi aprire fin da subito una partita IVA con codice Ateco 47.91.10, ovvero “Commercio al dettaglio di prodotti via internet”. Devi anche iscriverti alla Camera di Commercio.