Ogni volta che un privato cittadino o un’attività commerciale deve interfacciarsi con l’Agenzia delle Entrate, deve avere a portata di mano il proprio codice fiscale, incluso anche nella tessera sanitaria, o il proprio numero di partita IVA. In genere le attività commerciali forniscono il proprio numero di identificazione fiscale quando collaborano con altre attività, per esempio quando devono effettuare il pagamento delle fatture o acquistare merci all’ingrosso. In Italia esistono diversi tipi di identificazione fiscale, richiesti in base al contesto. Scopri quali sono i principali.
Cos’è un numero di identificazione fiscale?
Un numero di identificazione fiscale è un codice univoco assegnato dallo Stato ai singoli cittadini o alle aziende. Serve allo Stato per verificare i pagamenti delle imposte dovute e assicurarsi che la posizione fiscale del soggetto in questione sia regolare. In Italia, esistono diversi tipi di numero di identificazione fiscale, a seconda dello scopo. Per esempio, quando un privato o un’azienda richiede l’apertura di un conto bancario o la concessione di un prestito, deve presentare il proprio numero di identificazione fiscale.
Il codice fiscale o il numero di partita IVA sono essenziali anche per richiedere sgravi fiscali e indennità, come gli incentivi alle imprese, i contributi a fondo perduto e le agevolazioni per i cittadini. Registrare correttamente la tua attività commerciale e presentare una dichiarazione dei redditi può aiutare a tutelare la tua impresa, garantendole l’idoneità a ricevere assistenza dallo Stato durante i periodi più difficili.
Numero di identificazione fiscale: tipi
Il tipo di identificazione fiscale di cui hai bisogno dipende da molte variabili, su tutti la categoria e il settore di attività e se si tratta di identificare una persona fisica o una persona giuridica.
Tessera sanitaria
A tutti i cittadini italiani e agli immigrati con regolare permesso di soggiorno viene assegnata una tessera sanitaria di 20 cifre, creata per dare la possibilità ai cittadini di usufruire dell’assistenza medica e sanitaria, anche nei paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo.
Con la tessera sanitaria è possibile acquistare farmaci, prenotare visite mediche di base o specialistiche, effettuare esami del sangue e diagnostici, ma non solo: può essere utilizzata anche come Carta Nazionale dei Servizi (CNS), per usufruire dei servizi online della Pubblica Amministrazione.
La tessera sanitaria contiene anche il codice fiscale, motivo per cui funge da numero di identificazione fiscale.
Questo documento ufficiale è necessario anche per richiedere sussidi allo Stato, come l’indennità di disoccupazione, di congedo o di malattia.
Codice fiscale
Il codice fiscale è un codice di 16 caratteri alfanumerici che identifica le persone fisiche residenti in Italia. È così composto:
- Cognome (3 lettere)
- Nome (3 lettere)
- Anno e mese di nascita (3 caratteri alfanumerici)
- Giorno di nascita e sesso (2 cifre)
- Comune o Stato di nascita (4 caratteri alfanumerici)
- Carattere di controllo (1 lettera)
Viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e non ha scadenza. È necessario ai cittadini per iscriversi al Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e allo Stato per fini fiscali. I datori di lavoro e l’Agenzia delle Entrate usano questo numero per identificare il singolo lavoratore e verificare se la sua posizione fiscale è regolare.
Codice fiscale provvisorio
Nel caso degli immigrati in possesso di regolare diritto di soggiorno, il codice fiscale viene attribuito dallo Sportello unico per l’immigrazione o dalla Questura. Questo numero di identificazione fiscale viene definito provvisorio, in quanto vale unicamente per tutta la durata del permesso di soggiorno ed è costituito da 11 cifre.
Partita IVA
L’Agenzia delle Entrate attribuisce un codice di 11 cifre ai soggetti che intendono esercitare un'attività di impresa nel territorio italiano. È così composto:
- Numero di matricola del soggetto richiedente (7 cifre)
- Codice dell’ufficio provinciale emittente (3 cifre)
- Codice di controllo (1 cifra)
Il numero di partita IVA serve alle attività commerciali per richiedere un prestito o per aprire un conto bancario aziendale. Qualsiasi soggetto può richiederlo, sia che intenda aprire una Società a responsabilità limitata (SRL), una Società per azioni (SPA) o una Società in accomandita semplice (SAS). Prima di aprire un numero di partita IVA, è necessario scegliere il regime fiscale più adatto in base al tipo di attività e alle previsioni sul fatturato
Il numero di identificazione fiscale è sempre necessario?
Qualsiasi tipo di attività necessita di un numero di identificazione fiscale: è un requisito obbligatorio per chiunque voglia offrire beni e/o servizi sul territorio italiano. Mentre il codice fiscale è obbligatorio per qualsiasi soggetto, sia privati che attività commerciali, la partita IVA non è attribuita ad alcune categorie di persone giuridiche (associazioni, società tra professionisti, fondazioni), perciò non sempre è obbligatoria.
Ricorda che un numero di identificazione fiscale è sempre necessario per ottenere l’apertura di un conto bancario, oltre che per ottenere agevolazioni e sgravi fiscali.
Come ottenere un numero di partita IVA
Chiunque voglia aprire un’attività commerciale, può richiedere un numero di partita IVA all’Agenzia delle Entrate. È possibile presentare la richiesta online, tramite PEC, di persona prenotando un appuntamento in un ufficio preposto oppure tramite raccomandata. In alternativa, puoi chiedere assistenza a una persona professionista del settore fiscale.
Insieme alla richiesta è necessario allegare una copia della carta d’identità e la dichiarazione di inizio attività (modello AA9/12 o modello modello AA7/10). Se procedi con la richiesta online, puoi ottenere il numero di partita IVA in poche ore, diversamente la procedura può richiedere dai 15 ai 30 giorni. Qualsiasi modalità tu scelga, il servizio di apertura della partita IVA è sempre gratuito.
Numero di identificazione fiscale: domande frequenti
Quali sono i tipi di identificazione fiscale in Italia?
- Tessera sanitaria
- Codice fiscale
- Codice fiscale provvisorio
- Partita IVA
Quanti caratteri ha il codice fiscale?
Un codice fiscale italiano è composto da 16 caratteri alfanumerici. Un codice fiscale provvisorio, invece, contiene 11 cifre.
Il codice fiscale è uguale alla tessera sanitaria?
La tessera sanitaria contiene il codice fiscale, perciò può essere utilizzata non solo per le prestazioni mediche e sanitarie, ma anche per usufruire dei servizi online della Pubblica Amministrazione.
Voglio aprire un’attività, devo avere per forza un numero di partita IVA?
Sì, qualsiasi tipo di attività che intende operare nel territorio italiano ha l’obbligo di avere una partita IVA come numero di identificazione fiscale. Le uniche eccezioni si applicano ad alcuni tipi di persone giuridiche, come le associazioni, le società tra professionisti e le fondazioni.
Quanti caratteri ha la partita IVA?
Una partita IVA italiana è composta da 11 cifre.